Consulcesi: “Da Asl 15mila euro a medico in pensione per ferie non godute”

Tira aria favorevole sul tema delle ferie non godute. Lo dimostra “l’ennesima vittoria del network legale Consulcesi, che restituisce a un medico in pensione 15mila euro per ferie non godute, attestando a un totale di 250mila euro gli indennizzi recuperati nell’ultimo anno”. A evidenziarlo è Francesco Del Rio,
avvocato del network Consulcesi, nel corso del webinar ‘Ferie non godute: conosci i tuoi diritti?’, organizzato da Consulcesi Club. Durante l’incontro, Del Rio ha descritto la novità e le ricadute positive della recente sentenza della Corte di Giustizia europea sul tema delle ferie non godute (causa C 218/22 del
18/1/24).
Il caso oggetto della nuova vittoria di Consulcesi riguardava un dirigente medico a rapporto esclusivo presso un ospedale, con ruolo apicale. “Una volta in pensione – spiega Del Rio – al medico residuavano diversi giorni di ferie non goduti e la struttura, messa in mora dal legale incaricato da Consulcesi, ha negato ogni accesso all’indennizzo richiesto in quanto non dovuto in forza della normativa che vieta la monetizzazione delle ferie non godute, salvo poi aderire, dopo l’intervento legale, ad una soluzione transattiva”.
Per gli iscritti al Club di Consulcesi è disponibile la nuova guida dedicata a medici e professionisti sanitari: ‘Ferie non godute: guida alla giustizia favorevole’. Nel testo, i legali forniscono una prospettiva chiara e aggiornata in materia di diritto all’indennità delle ferie non godute, con particolare attenzione al settore medico. Attraverso una serie di pronunce rilevanti, i professionisti della salute, ma non solo, vengono guidati attraverso il processo di gestione e difesa legale nelle dispute concernenti il mancato riconoscimento del controvalore economico delle ferie non fruite. Il team di esperti, messo a disposizione da Consulcesi per tutti i professionisti sanitari, esplora il quadro normativo e giurisprudenziale di
riferimento, fornendo utili indicazioni e validi strumenti da utilizzare sia in sede di richiesta bonaria di pagamento delle ferie, sia nell’eventuale contenzioso che ne dovesse seguire, così da comprendere al meglio la propria situazione e tutelare al meglio i propri interessi economici.
Da anni – ricorda la nota – il Gruppo Consulcesi porta avanti una serie di battaglie legali per far valere i diritti di coloro che, per anni, hanno sacrificato le loro ferie per senso di responsabilità verso il proprio lavoro.
Consulcesi è in particolar modo al fianco di medici e professionisti sanitari che, davanti all’atteggiamento di chiusura delle loro ex aziende, sono riusciti ad ottenere in tempi brevi transazioni soddisfacenti e, nei casi dove non è stato possibile l’accordo, sentenze ampiamente favorevoli, con conseguente riconoscimento di ottimi riscontri economici. Grazie ai successi ottenuti nelle procedure conciliative e nelle cause patrocinate dai legali del network di Consulcesi (tra le tante, si segnala Tribunale di Roma, Chieti, Macerata), i clienti
hanno già ricevuto indennizzi che vanno dai 20mila agli oltre 55mila euro per ciascuna posizione, con l’ulteriore rimborso delle spese di lite sostenute per la difesa, e fino ad ora sono stati recuperati oltre 250mila euro.

“La categoria sanitaria è una delle più colpite in tema di mancato pagamento delle ferie maturate e non godute dopo la fine del rapporto di lavoro – commenta Simona Gori, responsabile Consulcesi Club – Proprio per questo l’offerta Consulcesi Club 2024, una rinnovata soluzione digitale personalizzata, contiene un servizio appositamente pensato per questa necessità”.
Per tutti i clienti di Consulcesi Club che hanno stipulato un contratto di lavoro con il Servizio sanitario nazionale, attualmente cessato per dimissioni, pensionamento o altro, con un residuo di ferie non godute nel corso del rapporto, viene offerta gratuitamente una dettagliata consulenza legale, con valutazione dei presupposti per la presentazione della domanda di monetizzazione e relativa quantificazione economica del credito potenzialmente reclamabile. Inoltre, per i clienti Club è disponibile un tool di facile utilizzo che calcola l’indennizzo dovuto per i giorni di ferie non goduti. In Consulcesi Club, oltre ai servizi legali su un
ampio raggio di problematiche professionali, sono disponibili oltre 300 Corsi Ecm studiati per ogni medico e professionista sanitario. Inoltre, accesso libero alla prestigiosa banca di articoli scientifici Pubmed.

Massimo Tortorella

Sanità, Consulcesi: “Annullata richiesta di 250mila euro a chirurgo per danno erariale”

E’ finito l’incubo per un noto chirurgo di un ospedale del Nord Italia, grazie all’ultima vittoria in Consiglio di Stato del team di legali di Consulcesi. Il caso in questione riguarda un chirurgo che era stato citato dalla Procura regionale territorialmente competente per assolvere a una richiesta di rimborso di circa 250mila euro, pagati dalla sua azienda sanitaria per un presunto episodio di malpractice. Consulcesi annuncia in una nota che, dopo 4 anni, è giunta la sentenza definitiva di rigetto della Corte dei conti della domanda per
danno erariale per cui il medico, che si è affidato al network di Consulcesi, si è finalmente liberato da una ‘spada di Damocle’ che, come tanti altri sanitari che vivono quotidianamente lo stesso dramma, lo perseguiva da troppo tempo.
“Il caso è emblematico delle richieste di rivalsa spesso infondate da parte delle aziende – commenta Francesco Del Rio, avvocato di Consulcesi – In questa circostanza, la richiesta di rivalsa è risultata carente di una adeguata e convincente attività istruttoria preventiva all’introduzione dell’azione nei confronti del medico, per cui tutti gli elementi del prospettato danno erariale sono stati ritenuti dalla Corte incerti, opinabili e indimostrati, avendo peraltro l’azienda deciso di liquidare il danno senza neppure attendere l’esito della consulenza tecnica d’ufficio disposta dal magistrato nel pendente giudizio risarcitorio”.
Grazie al decisivo apporto di Consulcesi e del partner incaricato, l’avvocato Andrea Gangemi – si legge nella nota – si è così giunti al pieno riconoscimento delle ragioni del chirurgo che non solo ha vinto la causa, ma ha ottenuto anche una consistente condanna della controparte al pagamento delle spese legali sostenute. .
I legali Consulcesi evidenziano l’importanza di difendersi adeguatamente e tempestivamente da qualsiasi iniziativa che possa presagire una richiesta economica per danno erariale. Dopo l’introduzione dell’articolo 9 della legge Gelli, la facoltà dell’azienda di transigere la controversia con il paziente non può prescindere dal coinvolgimento del medico interessato nella transazione. Tuttavia, gli stessi legali sottolineano come, nonostante la chiarezza normativa, spesso il percorso istruttorio è farraginoso e incompleto. Talvolta le
aziende procedono con poche indagini senza approfondire la realtà dei fatti, mentre è essenziale che il professionista sanitario possa esporre chiaramente la propria posizione fin dall’inizio. Per questo è importante ricorrere all’assistenza di un professionista legale già dal ricevimento della richiesta di informazioni da parte dell’azienda sanitaria a seguito di una richiesta risarcitoria pervenuta, coinvolgendo la propria compagnia assicurativa, a titolo cautelativo, nel caso in cui pervenga un successivo preavviso di rivalsa, così da strutturare per tempo un’adeguata strategia difensiva da spendere nel possibile giudizio contabile.
Vista l’importanza di affidarsi immediatamente a un avvocato competente in materia per difendersi al meglio da richieste di rivalsa da parte delle aziende sanitarie, Consulcesi offre all’interno della sua piattaforma Consulcesi Club un servizio di consulenza telefonica completamente gratuita e illimitata per
rispondere ad ogni problema di natura civile, penale o lavorativa, conclude la nota.

Massimo Tortorella

Tortorella (Consulcesi): “Cittadini contino sui nostri legali per lo smog a Milano”

VIDEO – https://www.la7.it/camera-con-vista/video/tortorella-consulcesi-cittadini-
contino-sui-nostri-legali-per-lo-smog-a-milano-20-02-2024-527448

“Siamo a Milano, in un momento abbastanza tragico per la città per l’inquinamento, il sindaco Sala ne ha fatto menzione, vediamo le persone che iniziano a muoversi con le mascherine. È una situazione non accettabile per una città come Milano che vede l’inquinamento crescere a livelli incredibili. Per questo riteniamo che sia importante tutelarsi e chiedere un risarcimento: la società Consulcesi mette a disposizione i propri legali”, l’annuncio di Tortorella, fondatore e presidente di Consulcesi, che si è rivolto ai cittadini di Milano per la preoccupante situazione legata all’inquinamento. Consulcesi mette a disposizione il sito di Aria Pulita: aria-pulita it.

Massimo Tortorella

Da Consulcesi un network digitale dedicato a medici e specialisti sanitari

Un nuovo spazio dove poter collaborare, scambiare pareri e metodi di intervento, discutere su diagnosi e prevenzione. Si chiama “Elenco Professionisti Sanitari” ed è il nuovo servizio disponibile ora per i medici e i professionisti sanitari di Consulcesi Club.
Il network digitale si presenta “come risposta all’attuale panorama sanitario sempre più orientato verso un approccio One Health”, spiega il Direttore generale di Consulcesi Simona Gori. Il servizio offerto da Consulcesi Club vuole aiutare il professionista a migliorare la propria visibilità all’interno della comunità degli operatori sanitari, facilitare i contatti tra operatori ed espandere la propria rete professionale. A poche settimane dal lancio – si legge in una nota – sono già centinaia i professionisti sanitari ad aver aderito al servizio. Tra i professionisti della prima ora spiccano gli operatori, in particolare infermieri e
fisioterapisti e tra i medici, i più ‘social’ sono di medicina generale e di psichiatria. “Il networking rappresenta una risorsa cruciale per i professionisti della salute, offre opportunità di crescita personale e professionale, lo sviluppo di competenze e l’accesso a risorse che arricchiscono la pratica clinica – aggiunge
Gori – In un contesto post-pandemico, la consapevolezza dell’importanza della collaborazione tra professionisti sanitari a diversi livelli è emersa con forza. La creazione di reti di contatti affidabili non solo favorisce lo scambio di idee e approcci, ma contribuisce anche alla costruzione di una reputazione solida nel
settore”.
Il social si presenta così come un ambiente interattivo e specializzato dove è possibile creare la propria scheda professionale, condividere le proprie competenze, esperienze formative e lavorative, oltre che mettere in evidenza attestati e pubblicazioni rilevanti. Gli utenti possono accedere a una piattaforma ricca di funzionalità, tra cui la possibilità di ricevere suggerimenti personalizzati su altri professionisti con profili simili, basati sulla loro professione e specializzazione. Attraverso il nuovo network, medici e operatori sanitari possono ampliare la propria rete professionale in modo significativo, connettendosi con colleghi che condividono interessi e competenze simili. “L’obiettivo – conclude Gori – è fornire una piattaforma che non solo semplifichi la gestione delle informazioni professionali, ma che promuova anche la crescita e lo sviluppo continuo nella comunità medica e sanitaria”.

Massimo Tortorella

Consulcesi, oltre un milione di richieste per l’azione collettiva ‘Aria Pulita’

A guidare questa lunga marcia contro l’inquinamento atmosferico in Italia è Milano

Raggiunto e sforato il primo milione di richieste in soli 6 mesi. Da giugno ad oggi sono infatti 1.151.096 le dimostrazioni di interesse all’azione collettiva Aria Pulita, portata avanti dal team di legali di Consulcesi. A guidare questa lunga marcia contro l’inquinamento atmosferico in Italia è Milano. Non solo per il numero “record” di richieste, circa 212mila, ma anche perché sarà la prima città a partire con l’azione legale targata Consulcesi. È stata infatti ufficializzata l’iscrizione a ruolo della prima azione collettiva, sono stati quindi depositati i ricorsi per violazione dei limiti di PM10 e di NO2. “Ora il giudizio è pendente dinanzi al Tribunale di Milano e in attesa che venga assegnato alla Sezione e al Giudice”, spiegano i legali di Consulcesi. L’udienza dovrebbe avere luogo la prossima primavera.

“È un primo bilancio positivo il quale suggerisce che siamo effettivamente sulla strada giusta e che abbiamo ben interpretato un bisogno insoddisfatto di buona parte della popolazione italiana”, dichiara Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi Group. “In pochi mesi abbiamo intercettato un gran numero di cittadini ‘eco-coscienti’, ovvero consapevoli di quanto la scarsa qualità dell’aria possa incidere negativamente sulla propria salute, che hanno deciso di dare voce al proprio diritto di vivere in un ambiente salubre”, aggiunge.Sul podio delle città più “eco-sensibili” c’è Milano con 211.286 richieste all’azione collettiva Aria Pulita, seguita da Roma con 140.635 dimostrazioni d’interesse e Torino con 47.893 richieste. La prima città del Sud interessata all’iniziativa legale di Consulcesi è Napoli con 44.659 dimostrazioni d’interesse. “Per il prossimo anno ci aspettiamo numeri ancora più importanti”, ammette Tortorella. “Milano farà solo da apripista e sono convinto che, a ruota, verrà seguita da molti dei 3.384 comuni e città italiane per i quali la Corte di Giustizia Europea ha multato l’Italia per violazione del superamento dei valori soglia di polveri sottili (PM10) e biossido d’azoto (NO2)”, aggiunge.In totale sono all’incirca 40 milioni i cittadini italiani costretti a respirare aria malsana e potenzialmente dannosa per la loro salute e che, per questo, possono richiedere un risarcimento allo Stato e alle Regioni, aderendo all’azione collettiva Aria Pulita di Consulcesi. “Aderendo alla nostra iniziativa si avrà, non solo, la possibilità di ottenere un risarcimento equo per la violazione del nostro diritto a vivere in un ambiente salubre, ma anche di prendere in mano la salute futura propria e quella dei propri cari: respirare aria pulita non è negoziabile, mai!”, conclude Tortorella.Per aderire all’azione collettiva, basta dimostrare, attraverso un certificato storico di residenza, di aver risieduto tra il 2008 e il 2018 in uno o più dei territori coinvolti. Per scoprire se e come partecipare all’azione collettiva, Consulcesi mette a disposizione il sito di Aria Pulita: www.aria-pulita.it.

Obbligo Ecm. Manca 1 mese alla scadenza. Gli operatori sanitari corrono ai ripari: +30% di iscrizioni ai corsi a distanza di Consulcesi

Nelle ultime settimane il nuovo Consulcesi Club ha registrato un’impennata delle iscrizioni ai suoi corsi da remoto, in linea con i dati ufficiali nazionali. Con un’offerta varia sia nelle tematiche che nelle modalità di fruizione è possibile recuperare il tempo perso, in termini di crediti. Massimo Tortorella: “L’aggiornamento professionale non è un’arma puntata contro, ma un ‘alleato’ per svolgere la professione al meglio delle proprie possibilità”

Per molti operatori sanitari questo ultimo mese sarà una corsa contro il tempo. L’obiettivo è raggiungere i 150 crediti del triennio formativo 2020-22 e, in via straordinaria, per la pandemia, anche i due precedenti 2014-16 e 2017-19. Manca pochissimo alla scadenza e non ci saranno più scappatoie, il ministro della Salute Orazio Schillaci ha infatti ribadito che non ci saranno altre proroghe. Per gli inadempienti c’è il rischio di sanzioni amministrative, stabilite dal proprio Ordine professionale, fino alla sospensione. Il timore delle conseguenze ha spinto molti operatori sanitari a correre ai ripari ricorrendo a corsi ECM di facile accesso, quelli a distanza (FAD).

Nelle ultime settimane Consulcesi Club ha infatti registrato un’impennata delle iscrizioni ai suoi corsi ‘da remoto’. Più precisamente un aumento del 30% delle adesioni ai 300 corsi da cui si possono ricavare un totale di 1500 crediti ECM. Un aumento in linea con i dati riportati dall’Associazione Nazionale di Provider Formazione nella Sanità (AFNS) in collaborazione con il Cogeaps, il Consorzio che gestisce l’anagrafica dei crediti ECM. Dai dati, infatti, emerge che la grande protagonista è la formazione a distanza, la modalità FAD, la cui fruizione si è quintuplicata nel triennio 2020-2022 rispetto ai due trienni precedenti (2014-2016 e 2017-2019), con quasi dieci milioni di partecipazioni ad eventi FAD negli anni 2020/2022.

Interattiva e multimediale, con webinar, e-book e realtà virtuale: l’offerta della FAD non è mai stata così varia. “L’obiettivo è quello di aiutare quanto più possibile i professionisti sanitari ad assolvere all’obbligo formativo, in scadenza il prossimo 31 dicembre”, dice Massimo Tortorella. “E lo abbiamo fatto rinnovando completamente il Club di Consulcesi e potenziando la nostra offerta per l’aggiornamento professionale, prevedendo una moltitudine di tematiche, sempre attuali, e di modalità di fruizione”, aggiunge.

Per l’occasione, il Catalogo di Corsi ECM online si è rinnovato, integrandolo con modelli di formazione digitali seguibili su smartphone, tablet e PC con estrema comodità. Ha suscitato grande interesse l’offerta della cosiddetta formazione “in simulazione”. Consulcesi Club, infatti, ha introdotto esperienze immersive e interattive in cui le scelte del protagonista in formazione si esprimono con un immediato causa-effetto che porta a finali diversi, simile al “modello Bandersnatch” della famosa serie Black Mirror. A cui si aggiungono moduli di realtà virtuale esplorabili con il visore apposito; con simulazioni di manovre e procedure, e video dimostrativi sulle tecniche da adottare in casi clinici. “Ora davvero non ci sono più scuse per non assolvere all’obbligo formativo”, ironizza il presidente di Consulcesi.

“Consiglio di affrontare quest’ultimo ‘miglio’ con serietà e serenità, tenendo sempre a mente che l’aggiornamento professionale non è un’arma puntata contro, ma un ‘alleato’ per svolgere la professione al meglio delle proprie possibilità”, conclude Tortorella.

Sport: la Fondazione Consulcesi si aggiudica l’asta per la Barbie Bebe Vio

La Fondazione Consulcesi si è aggiudicata l’asta benefica per la barbie Bebe Vio. “Non appena abbiamo saputo dell’iniziativa della Mattel – spiega Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi Group, a cui la Fondazione fa riferimento – ci siamo attivati con l’obiettivo di vincere questa asta perché Bebe Vio rappresenta tutti i nostri valori ed è esempio e modello da seguire per i nostri progetti di inclusione, solidarietà e sostenibilità ambientale”. La campionessa paralimpica è stata inclusa tra le cinque Role Models di fama mondiale che la Mattel ha realizzato per festeggiare il quinto anniversario del Barbie Dream Gap Project pensato per tutte le bambine e ragazze del mondo. “Le bambole – continua Tortorella – rappresentano cinque donne che hanno abbattuto barriere, diventando fonte di ispirazione e modello di coraggio e resilienza e lo sono anche per la nostra Fondazione”.
Il ricavato dell’asta della “Barbie Bebe” andrà all’associazione Art4Sport della schermitrice. La bambola indossa anche la divisa ufficiale della “Bebe Vio Academy” fondata nel 2009 dalla campionessa, che fornisce protesi e carrozzine sportive ai bambini che supporta e ne promuove ed organizza i percorsi sportivi. Tra le varie attività promosse ed organizzate, dal 2021 ha fatto nascere anche la “Bebe Vio Academy”, un luogo inclusivo dove bambini normodotati e bambini con disabilità possono giocare e divertirsi praticando sport insieme. “Ognuno – conclude Massimo Tortorella – ha il diritto di raggiungere qualsiasi obiettivo e Bebe Vio ne è la dimostrazione”.
Oltre a Bebe Vio le altre bambole dell’iniziativa “Barbie Dream Gap Project” sono dedicate a Shonda Rhimes (pluri-premiata scrittrice, produttrice, autrice statunitense, nonché CEO di Shondaland), Helene Darroze (chef francese di fama mondiale), Katya Echazarreta (ingegnere elettrico e prima donna di origine
messicana a viaggiare nello spazio) e Hui Ruoqi (campionessa cinese di pallavolo).

Milano prima per ecoansia, 100mila richieste per azione collettiva Aria Pulita

Milano è tra le 5 città in cui si superano più frequentemente i limiti stabiliti dall’Organizzazione mondiale della sanità sulla concentrazione di polveri sottili, ma è anche al primo posto per residenti con “ecoansia”. È così che possono essere interpretate le oltre 100mila richieste arrivate da Milano ai legali del gruppo
Consulcesi impegnati nell’azione collettiva Aria Pulita. Sulle circa 600mila dimostrazioni di interesse pervenute – si legge in una nota – quasi 102mila arrivano solo da Milano. Seguono Roma con quasi 95mila richieste e Napoli con circa 80mila.
“Il crescente interesse della popolazione italiana, in particolare dei residenti di Milano e di altre grandi città del Belpaese, è segno del sempre più diffuso sentimento di disagio legato all’inquinamento atmosferico – afferma Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi Group – La qualità dell’aria è ormai diventata a tutti gli effetti una priorità per gli italiani, che mostrano di aver acquisito una maggior consapevolezza del legame imprescindibile tra salute ambientale e umana, attuale e futura”.
Milano – dettaglia la nota – è tra le città che sforano più i limiti di qualità dell’aria. Una recente indagine condotta da Deutsche Welle, in collaborazione con lo European Data Journalism Network, basata sui dati satellitari del servizio di monitoraggio atmosferico Copernicus, è emerso che tra il 2018 e agosto 2023
Milano è tra le città che hanno superato con più frequenza le soglie di rischio.
Su un totale di 295 settimane monitorate a Milano il limite massimo indicato dall’Oms è stato superato nel 93,2% delle settimane. Il capoluogo lombardo rientra tra i 3.384 comuni e città italiane candidabili all’azione collettiva Aria Pulita e gli stessi per i quali la Corte di giustizia europea ha multato l’Italia per
violazione del superamento dei valori soglia di polveri sottili (Pm10) e biossido d’azoto (NO2). In totale sono oltre 40 milioni le persone che possono richiedere, tramite l’iniziativa legale di Consulcesi, un risarcimento per aver respirato, loro malgrado, “aria avvelenata”.
“Il nostro auspicio è che alla crescente sensibilità dei cittadini milanesi, e non solo, sull’importanza di respirare aria pulita segua anche un cambio di marcia nelle politiche mirate a rendere più sano l’ambiente in cui viviamo”, evidenzia Tortorella. “L’obiettivo dell’azione collettiva Aria Pulita, infatti, non è soltanto
quello di aiutare i cittadini a essere risarciti per aver respirato aria inquinata, ma anche quello di stimolare i decisori politici ad affrontare coraggiosamente, una volta per tutte, l’annoso problema dell’aumento di emissioni inquinanti nell’atmosfera”, conclude il presidente di Consulcesi. Per aderire all’azione collettiva, basta dimostrare, attraverso un certificato storico di residenza, di aver risieduto dal 2008-2018 in uno o più dei territori coinvolti. Per scoprire se e come partecipare all’azione collettiva, Consulcesi mette a disposizione il sito www.aria-pulita.it.

Ex specializzandi. Consulcesi: “Punto di svolta decisivo, tribunali ne terranno conto”

Il Presidente di Consulcesi, Massimo Tortorella commenta l’odg votato all’unanimità presentato dall’onorevole Pagano che richiama l’applicazione della sentenza della Corte di Giustizia Ue: “Confermate ancora le nostre tesi, è il momento di portare avanti le cause con sempre maggiore convinzione”
Il diritto dei medici ex specializzandi 78-2006 esce ulteriormente rafforzato in Parlamento”. Consulcesi, mette in evidenza la significativa approvazione dell’Ordine del Giorno, presentato dall’onorevole Nazario Pagano e approvato all’unanimità dalla Camera dei Deputati nella seduta del 2 agosto. Con il
provvedimento, votato nell’ambito del Dl Infrazioni, il Governo ha assunto un impegno formale nei confronti di decine di migliaia di medici, a cui durante la scuola di specializzazione era stato negato il corretto trattamento economico in violazione delle direttive comunitarie in materia. Nel corso del suo intervento, il primo firmatario Pagano ha ricordato la recente pronuncia della Corte di Giustizia europea in favore dei professionisti sanitari coinvolti in questa annosa vicenda ed ha poi sottolineato che “l’approvazione dell’O.d.G. rappresenta l’impegno del governo a estendere l’applicazione della borsa di studio a tutti quei medici iscritti ai corsi di specializzazione medica, proprio in esecuzione della sentenza della Corte di Giustizia europea. Chi si è specializzato in quegli anni è stato sottopagato rispetto a chi lo ha fatto successivamente e necessita quindi di giustizia che, ora, dunque sarà fatta”.
Consulcesi, da oltre 20 anni in prima linea a tutela del diritto dei medici ex specializzandi coinvolti nella vicenda, con oltre 600milioni di euro ottenuti in loro favore attraverso le azioni collettive avviate, intravede un nuovo momento di svolta per il contenzioso. “La prima importante notizia – commenta il Presidente Massimo Tortorella – è che in Parlamento si sia riappropriato del suo ruolo, in questi anni lasciato invece ai tribunali. C’è una forte e chiara volontà politica, da parte di questo Esecutivo, di porre fine a questa ingiustizia”.
Con la prospettiva di nuovi interventi in sedi istituzionali, da Consulcesi arriva dunque l’invito alle decine di migliaia di medici coinvolti di proseguire con forza e determinazione la battaglia legale avviata. “Le nostre tesi, quelle che sosteniamo da sempre, hanno avuto l’ennesima conferma, aggiunge il Presidente Tortorella -. Il lavoro di stimolo, ma anche collaborazione, verso le istituzioni sta già producendo importanti risultati di cui i tribunali dovranno necessariamente tenere conto”.
È possibile sapere di più sulle azioni legali e le cause collettive portate avanti da Consulcesi sul sito
www.consulcesi.it.

Fondazione Consulcesi con Save the Children in Albania per contrastare la povertà educativa

L’Albania si conferma il Paese più povero dei Balcani. Secondo gli ultimi dati Eurostat 2022, il numero di cittadini albanesi che presentano domande di asilo negli Stati membri dell’UE è aumentato in modo significativo nell’estate del 2021, richiedendo ancora quindi “sforzi continui e prolungati”
L’Albania si conferma il Paese più povero dei Balcani. Secondo gli ultimi dati Eurostat 2022, il numero di cittadini albanesi che presentano domande di asilo negli Stati membri dell’UE è aumentato in modo significativo nell’estate del 2021, richiedendo ancora quindi “sforzi continui e prolungati”.
Alla ricerca di una vita migliore, il popolo albanese continua a registrare tra i più alti flussi migratori verso l’Europa, tanto che ha quella che è considerata la terza diaspora più grande del mondo, dopo Bosnia- Erzegovina e Guyana. In Italia, secondo il recente rapporto sulle comunità migranti 2022 pubblicato dal Ministero del Lavoro, i cittadini di origine albanese regolarmente soggiornanti in Italia sono poco meno di 400mila, confermandosi il gruppo più numeroso di stranieri residenti nel Paese, secondi solo a quelli di cittadinanza romena.
Era l’estate del 1991 quando nel giro di un paio di notti circa 30mila persone provenienti dall’Albania sbarcarono in Italia. In un Paese impreparato ad accogliere una migrazione di tale portata, la prima crisi umanitaria post bellica, l’integrazione non fu semplice. Ieri come oggi, molti gridarono “all’invasione” e reagirono con scetticismo, mentre molti altri scesero in campo per fornire aiuti alimentari, medicinali e vestiario.
Oggi, «i cittadini albanesi rappresentano da anni una delle principali comunità straniere del nostro Paese e la loro presenza è tra le più consolidate tra le collettività non comunitarie», scrive il Ministero del Lavoro nel report.
Se per molti albanesi l’Italia è ormai casa, così l’Albania lo è per Consulcesi che a Tirana vede una delle sue sedi, e dove ha deciso di sostenere un progetto implementato da Save the Children e volto a contrastare la povertà educativa tra i minori più vulnerabili.
«La povertà economica è strettamente legata a quella educativa, in un circolo vizioso dove queste due si alimentano a vicenda. Dunque, non si può pensare di contrastare la prima senza occuparsi della seconda», spiega Silvia Superbi, consulente per lo sviluppo e il fundraising di Enti del Terzo Settore nonchè Direttrice di Fondazione Consulcesi, l’ala del Gruppo Consulcesi dedicata al sostegno all’infanzia e al diritto alla salute.
Come racconta ancora la Direttrice della Fondazione, «quando si parla di povertà educativa non si fa riferimento meramente alla lesione del diritto allo studio, bensì al più complesso e ancora troppo spesso sottostimato diritto ad apprendere, sperimentare e svilupparsi individualmente e di liberare le proprie
potenzialità, talenti e desideri».
Questa, strettamente legata ai problemi socioeconomici, è altresì influenzata dalle capacità di genitori ed educatori di orientare e sostenere i bambini verso lo sviluppo, come anche dagli spazi che i giovani trovano nella scuola e fuori di essa dove poter identificare e sviluppare le loro aspirazioni. «Queste mancanze –
spiega ancora la Superbi – andranno a gravare ulteriormente sulla capacità di sviluppare competenze cognitive, autostima, fiducia in se stessi, motivazione, comunicazione, cooperazione».
In questo contesto, il progetto ‘Contrasto alla povertà materiale ed educativa per minori 6/14 anni in condizioni di vulnerabilità a Tirana, Albania’ implementato da Save the Children Albania, in partenariato con il Comune di Tirana, grazie al sostegno economico di Fondazione Consulcesi, Otto per Mille Chiesa Valdese
e Save the Children Italia, ha l’obiettivo di rafforzare le reti territoriali per rendere più efficace il sistema di servizi socioeducativi offerti ai minori a partire da quelli più vulnerabili, «attraverso interventi integrati, sostenibili e replicabili».
«Anche questo progetto, come gli altri portati avanti e sostenuti da Fondazione Consulcesi, dall’Italia all’Africa, intende avere un impatto sociale duraturo nel tempo, lontano da interventi “spot” e definiti come ‘progettifici’», aggiunge la Direttrice di Fondazione Consulcesi.
Così, le azioni di prevenzione e contrasto alla povertà educativa, avviate a marzo e in pieno svolgimento, hanno lo scopo di rafforzare il ruolo dei Centri Comunitari potenziando il loro sostegno alla crescita di bambini e adolescenti come anche il sostegno alle loro famiglie.
In particolare, il progetto si concentra su quattro centri sociali presenti nel Comune di Tirana e nel sostegno a questi su quattro livelli di intervento specifici: il supporto alla strutture, favorendo lo sviluppo di sinergie e di un lavoro coordinato e multisettoriale tra i diversi servizi presenti sul territorio; il sostegno alla genitorialità attraverso il rafforzamento della relazione genitori/educatori – bambini, l’implementazione di attività per bambini e adolescenti che spaziano dall’attività sportiva alla alfabetizzazione digitale e all’educazione non formale, contrasto e prevenzione del fenomeno dei neet in termini di protagonismo giovanile, orientamento scolastico efficace, conoscenza del territorio e delle opportunità che offre.

I centri scelti, quindi le attività svolte e sostenute, sono rivolte in particolar modo a bambini e famiglie provenienti da contesti di vulnerabilità: dal disagio economico a quello sociale, fino a minoranze etniche e disabilità.
«Tra tutte le forme di povertà, quella educativa proprio perché colpisce in primis bambini e ragazzi è certamente la più ingiusta. Questi, non solo fin da subito vivono le conseguenze di ‘colpe’ non loro ma rischiano di subirne gli effetti per tutta la loro vita, continuando a trasferire questo grave svantaggio di
generazione in generazione, compromettendo così il progresso economico e sociale dell’intero Paese», conclude Silvia Superbi.
«Ma non è una condizione irreversibile e molto si può e si deve fare per cambiare la Storia e permettere alle nuove generazioni di scrivere la propria e quella del loro Paese», aggiunge infine Simone Colombati,
Presidente di Fondazione Consulcesi.

Massimo Tortorella